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Stranieri extra UE

17 Maggio 2024 |

I datori di lavoro che intendono assumere personale con cittadinanza extra UE devono prestare attenzione al rispetto delle regole di immigrazione. La presenza del lavoratore sul territorio nazionale non necessariamente consente al cittadino straniero di lavorare, ma potrebbe essere necessario ottenere il permesso di lavoro, o convertire il titolo di soggiorno in permesso di lavoro, entro le quote annue (stabilite annualmente dal c.d. Decreto Flussi) oppure, in casi particolari, senza i limiti delle quote.

Sommario
Inquadramento

I cittadini stranieri possono lavorare in Italia nel rispetto della normativa di immigrazione che prevede regole e procedure specifiche per i cittadini extra UE. L'assunzione di un lavoratore extra UE richiede, quindi, un'attenta verifica circa la possibilità di instaurare un regolare rapporto di lavoro. L'attività lavorativa di tipo autonomo o dipendente può essere prestata, previo ottenimento di un titolo di soggiorno che consenta di lavorare in Italia.

I titoli di soggiorno che consentono ai cittadini extra UE di lavorare possono essere classificati in:

- permessi in cui l'ingresso nel territorio nazionale avviene per motivi di lavoro, distinguendo altresì tra:

  • titoli di soggiorno attribuibili entro le quote annue;
  • permessi di ingresso emessi fuori dalle quote;

- permessi rilasciati per motivi diversi dallo svolgimento dell'attività lavorativa, ma che consentono di lavorare come, per esempio, il permesso per il ricongiungimento familiare.

Le regole e le procedure di immigrazione previste per l'ottenimento del titolo di soggiorno variano in base alla tipologia di permesso.

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