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L’accantonamento del TFR

17 Settembre 2024 |

Il TFR è calcolato, anno per anno, prendendo come base la retribuzione utile dell'anno e dividendola per 13,5. La quota di retribuzione annuale deve essere accantonata e rivalutata al 31 dicembre di ogni anno successivo o al momento della cessazione del rapporto di lavoro, se antecedente.

Sommario
La retribuzione utile per il calcolo del TFR

In tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro subordinato il datore di lavoro deve corrispondere ai lavoratori il TFR. Si tratta di un elemento della retribuzione il cui pagamento viene differito ad un momento successivo rispetto a quello della prestazione di lavoro.

L'accantonamento del TFR si calcola sulla retribuzione di «competenza» dell'anno, cioè quella dovuta per l'anno di riferimento.

La retribuzione annua utile al fine del calcolo, salvo diversa previsione dei contratti collettivi, comprende:

  • tutti i compensi divenuti liquidi ed esigibili, anche se erogati successivamente, in dipendenza del rapporto di lavoro;
  • compensi arretrati (definiti da vertenze, conciliazioni, ecc.): l'accantonamento va effettuato con la retribuzione del periodo cui si riferiscono;
  • prestazioni in natura.

Sono invece esclusi dalla retribuzione utile al fine del calcolo del trattamento di fine rapporto i seguenti importi:

  • somme dovute al lavoratore a titolo occasionale;
  • quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese.

In caso di sospensione della prestazione di lavoro nel corso dell'anno per una delle cause di cui all'art. 2110 c.c. (infortunio...

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