Dottrina / Schede d'autore

Previdenza complementare

13 Gennaio 2025 |

Il sistema pensionistico italiano si articola in un “doppio pilastro”: la previdenza di base, attuata da Enti pubblici e obbligatoria sin dal momento di prima costituzione di un rapporto di lavoro, e la previdenza complementare. Quest'ultima è rimessa all'autonomia privata, collettiva e individuale.

Sommario

Inquadramento

La previdenza complementare sorge originariamente nei settori lavorativi dotati di maggiori disponibilità finanziarie (banche, assicurazioni, comparti dirigenziali, ecc.) per garantire ai lavoratori un trattamento pensionistico integrativo rispetto a quello offerto dal sistema pubblico.

Il fenomeno si sviluppa in un sostanziale vuoto normativo.

Le uniche fonti di riferimento erano rappresentate dall'art. 2117 c.c., che prevedeva, in caso di istituzione di fondi di previdenza aziendali l'intangibilità dei contributi sia per i creditori del lavoratore, che del datore di lavoro; e dall'art. 2123 c.c., per cui nei fondi di previdenza costituiti con il contributo dei lavoratori, questi avevano il diritto alla liquidazione della propria quota in ogni ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro.

Tale regime aveva determinato lo sviluppo di forme pensionistiche con differenti modelli organizzativi. Le relative forme pensionistiche integrative erano organizzate come fondazioni, associazioni, come patrimonio di destinazione o addirittura come semplici poste di bilancio vincolate a finalità previdenziali.

L'anomia che lungamente ha caratterizzato il settore, del resto, era coe...

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