Dottrina / Orientamenti giurisprudenziali

I requisiti di validità del patto di prova

30 Giugno 2025 |

Nel rapporto di lavoro subordinato, il patto di prova - quale clausola accessoria - consente di sperimentare la reciproca convenienza del contratto, grazie alla possibilità di recesso senza obbligo di preavviso o d'indennità, all’esito, rispettivamente, della verifica datoriale delle concrete capacità lavorative del dipendente e la speculare valutazione di quest’ultimo circa l’entità della prestazione richiestagli e le condizioni di svolgimento del rapporto. 

Sommario

Il caso

Il Ministero del Lavoro, con Circ. 27 marzo 2025 n. 6, è intervenuto per fugare i dubbi interpretativi sollevati dal Collegato Lavoro, in merito alla durata del periodo di prova nel contratto a tempo determinato, evidenziando come i limiti massimi sanciti dal legislatore non possano essere derogati né dalle parti né dalla contrattazione collettiva, stante la disciplina del divieto di regolamentazione in peius rispetto alle condizioni di tutela sancite dalla legge. La giurisprudenza, di legittimità e di merito, invece, si è pronunciata con riferimento ai requisiti, sostanziali e formali, del patto di prova, tra cui rientrano la forma scritta ad substantiam e il necessario riferimento alla specifica indicazione della mansione da espletarsi.

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