Dottrina / Riviste

Il diritto di critica dei lavoratori al tempo dei social network

05 Maggio 2025 |

La critica manifestata dal lavoratore all’indirizzo del datore di lavoro può trasformarsi da esercizio lecito di un diritto in una condotta astrattamente idonea a configurare un illecito disciplinare, laddove non rispetti i requisiti della verità, continenza e pertinenza. L’utilizzo delle piattaforme social aumenta la potenzialità lesiva delle asserzioni manifestate e il rischio di danneggiamento della reputazione e dell’immagine datoriale in conseguenza delle critiche mosse dai dipendenti sui social.

Sommario

L'utilizzo dei social da parte dei lavoratori: le insidie in rete

Nell'attuale contesto globale la rapida diffusione del pensiero all'interno di ampi ambiti relazionali rappresenta il portato dell'avanzamento tecnologico, il cui costante progresso ha investito, a vario titolo, tutti i settori dell'ordinamento, con particolare rilevanza in quello a matrice propriamente comunicativa.

Grazie all'avvento di nuove forme di esternazione e condivisione di opinioni, scritti, dichiarazioni e posizioni personali e collettive, alle classiche metodologie divulgative a carattere cartaceo, di affissione pubblica o in bacheca di destinazione, si sono aggiunte le opzioni c.d. social (quali Facebook, Whatsapp, LinkedIn, Instagram, X e similari), divenute, in rapido tempo, il contesto privilegiato di espressione personale dell'individuo.

Non ne è certo risultato immune il contesto lavorativo, considerando come l'utilizzo delle piattaforme social da parte degli stessi lavoratori abbia notevolmente amplificato la portata conoscitiva delle opinioni espresse in rete, aumentando in via direttamente proporzionale la stessa potenzialità lesiva delle asserzioni manifestate e il rischio di danneggiamento de...

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