Limiti del controllo datoriale sulla prestazione lavorativa13 Marzo 2025
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La diffusione sempre più ampia di strumenti tecnologici per rendere la prestazione di lavoro - dai quali ricavare informazioni sul comportamento del lavoratore che risultano conservati nella memoria degli apparati tecnici in possesso del datore di lavoro - pone l'interrogativo su come procedere in caso di comportamento inadempiente o infedele del lavoratore, anche in presenza di una attività investigativa finalizzata alla ricerca delle prove della commissione dell'illecito. Il Caso Dall'esame degli archivi informatici presenti sul proprio server una società ha rilevato un anomalo scarico di pezzi di ricambio usati per effettuare riparazioni in garanzia, da restituire o esibire alla Casa Madre, su richiesta pervenuta nei 3 mesi successivi all'intervento, per provare l'effettiva sostituzione del pezzo. La società ha fatto un inventario fisico del magazzino ricambi usati per verificare le differenze inventariali. Rilevati i pezzi mancanti ha controllato dai dati presenti nell'archivio informatico, i nominativi del/degli addetto/i che avevano avuto ingresso al deposito, accertando tramite il login di accesso all'area che tutti i pezzi mancanti erano stati inseriti nel sistema dallo stesso operatore. La società ha dunque avviato una indagine interna per accertare la presenza di un comportamento infedele del lavoratore, con l'ausilio di una agenzia di investigazione privata per accertare l'eventuale uso dei materiali sottratti. Contenuto riservato agli abbonati. |