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Contratto di somministrazione: novità del Collegato Lavoro

14 Gennaio 2025 |

Il Collegato Lavoro introduce rilevanti modifiche in materia di somministrazione di lavoro. Le novità riguardano, in particolare, la flessibilità nell'uso delle risorse dei fondi bilaterali per la formazione e l'integrazione del reddito, il limite di durata complessiva delle missioni a tempo determinato e l'esenzione dai limiti quantitativi per i lavoratori somministrati. Inoltre, alcune tipologie di contratti a tempo determinato sono escluse dall'obbligo di causale, favorendo l'inserimento lavorativo di categorie svantaggiate. 

Sommario

Le novità del Collegato Lavoro

Il c.d. Collegato lavoro, con l'approvazione definitiva in Senato dello scorso 11 dicembre 2024, è divenuto ufficialmente legge dello Stato, come pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 303 del 28 dicembre 2024: Legge 13 dicembre 2024, n. 203, recante “Disposizioni in materia di lavoro”.

Tra le numerose novità introdotte, le dimissioni per fatti concludenti, la fissazione del periodo di prova per i contratti a termine, l'interpretazione autentica della stagionalità e la compatibilità e le conseguenze del lavoro subordinato per i percettori di trattamenti d'integrazione salariale, il nuovo provvedimento legislativo introduce, agli articoli 9 e 10, significative modifiche in materia di somministrazione di lavoro.

Il provvedimento interviene, infatti, sul D.Lgs. 276/2003 e sul D.Lgs. 81/2015 per semplificare e regolamentare ulteriormente il settore della somministrazione di lavoro, ottimizzando l'impiego delle risorse destinate alla formazione, incentivando la flessibilità contrattuale e favorendo l'inclusione nel mercato del lavoro di categorie vulnerabili.

Flessibilità nell'utilizzo delle risorse dei fondi bilaterali

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