Dottrina / Riviste

Collocamento obbligatorio: criteri di computo delle quote di riserva

12 Giugno 2024 |

Attraverso il sistema del collocamento mirato, le aziende che occupano almeno 15 dipendenti sono obbligate ad assumere un numero di soggetti appartenenti alle cd. “categorie protette” che varia in base al numero dei lavoratori validi occupati e computabili. Per poter stabilire il numero di disabili da assumere obbligatoriamente è opportuno capire quali lavoratori si considerano nel calcolo dei soggetti occupati dall'azienda.

Sommario
Le categorie protette

Il concetto delle c.d. “categorie protette”, ossia le categorie di soggetti che godono di una tutela particolare, volta a favorirne l'accesso nel mondo del lavoro, è normato in primis dalla Carta costituzionale, la quale all'art. 38 co.3 stabilisce che “gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale”. Questo, associato ai doveri inderogabili di solidarietà sociale di cui all'art. 2 della Costituzione, ha posto nelle mani del legislatore da un lato il compito di dare concreta attuazione all'impegno etico sociale assunto dallo Stato nei confronti dei soggetti meno fortunati, dall'altro sottolineare la centralità e l'importanza del Lavoro all'interno del nostro ordinamento.

Alla luce delle finalità sopra descritte, nacque con la L. 482/68 il c.d. collocamento obbligatorio”, con esso i datori di lavoro per la prima volta furono obbligati ad assumere all'interno del proprio organico, un certo numero di persone che, a causa delle particolari condizioni psico-fisiche nelle quali si trovavano, difficilmente avrebbero trovato inserimento nel mercato del Lavoro.

Nel 1999 però il rigido impianto normativo basato su di un obbligo...

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