Dottrina / Riviste

Gli operai in agricoltura: tipologie contrattuali e criticità

22 Marzo 2024 |

L'operaio in agricoltura può essere catalogato in 3 differenti tipologie: l'OTI, ovvero l'operaio agricolo a tempo indeterminato, l'OTD ossia l'operaio agricolo a tempo determinato, e infine l'OTDO di recente introduzione, che identifica l'operaio agricolo a tempo determinato occasionale. Ovviamente, ogni tipologia individuata determina l'assoggettamento a peculiari diposizioni normative, contrattuali e operative.

Sommario
Categorie dei prestatori di lavoro

Anche per il settore dell'agricoltura, pur nella sua acclarata specificità (più volte sancita ex lege), devono essere applicate le ordinarie disposizioni giuslavoristiche contenute nell'art. 2095 c.c., che individuano le categorie dei prestatori di lavoro.

In particolare, è ivi stabilito che i prestatori di lavoro subordinato si distinguono in dirigenti, quadri, impiegati e operai.

Prendendo specificatamente a riferimento la categoria degli operai, la normativa giuslavoristica agricola, comprensiva dell'ambito contrattual-collettivo, individua oggi 3 sottocategorie principali, le quali identificano singolarmente una precisa modalità di resa temporale della prestazione di lavoro operaia; alla stessa si correlano diversi accorgimenti operativi, trattamenti previdenziali e previsioni contrattuali.

Nel dettaglio, le sottocategorie individuate sono le seguenti:

  • operai agricoli a tempo indeterminato, detti OTI;
  • operai agricoli a tempo determinato, detti OTD;
  • operai agricoli a tempo determinato occasionale, detti OTDO.

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