Dottrina / Riviste

Detassazione dei premi di risultato: necessario il risultato incrementale

20 Marzo 2024 |
Simone Cagliano

La detassazione dei premi di risultato rappresenta una leva strategica non solo per la valorizzazione delle risorse umane all'interno delle aziende, ma anche come strumento di incentivazione al raggiungimento di obiettivi qualitativi e quantitativi significativi. Questa misura, introdotta per favorire una più stretta correlazione tra la remunerazione dei lavoratori e i risultati aziendali, si inserisce in un contesto normativo in evoluzione, che richiede un'attenta analisi sia sotto il profilo legislativo che applicativo.

Sommario
Le modifiche della Legge di Bilancio 2024

L'art. 1, c. 18, Legge di Bilancio 2024 ha disposto che “per i premi e le somme erogati nell'anno 2024, l'aliquota dell'imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all'articolo 1, comma 182, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è ridotta al 5 per cento”.

Tale modifica, dunque, interviene sulla disciplina di cui all'art. 1, c. 182, L. 208/2015, che prevede un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate a titolo di premi di risultato, legati agli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, quantificabili e verificabili secondo i criteri definiti dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, nonché alle somme elargite sotto forma di partecipazione agli utili dell'impresa.

Pertanto, fermo restando che ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 186, della Legge n. 208/2015 possono fruire dell'aliquota agevolata i lavoratori che - nell'anno precedente a quello di percezione del premio - siano stati titolari di reddito di lavoro dipendent...

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