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Decontribuzione Sud: caratteristiche e compatibilità con altre agevolazioni

19 Febbraio 2024 |

La decontribuzione Sud, introdotta in via sperimentale dal Decreto Agosto del 2020 e rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2021 con intensità decrescente fino al 2029, è un'agevolazione autorizzata dalla Commissione europea alla luce delle successive proroghe del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.

Sommario
Misura e campo di applicazione

L'art. 27 DL 104/2020 ha istituito la c.d. Decontribuzione Sud, che consiste in uno sgravio contributivo per i datori di lavoro privati con sedi operative nelle regioni meno sviluppate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Tale agevolazione non si applica ai premi INAIL e vengono esclusi da tale disciplina le imprese dei settori finanziari, agricoli e i datori di lavoro domestico.

Il beneficio nasce con il preciso obiettivo di contenere gli effetti sul sistema lavoro dell'epidemia Covid-19, tutelando i lavoratori occupati in aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico.

I rapporti di lavoro incentivati sono quelli di lavoro dipendente instaurati o da instaurare e la misura dello sgravio è pari al:

  • 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro fino al 31/12/2025;
  • 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro fino al 31/12/2027;
  • 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro fino al 31/12/2029.

Tale esonero non prevede un massimale nell'applicazione per ogni singolo lavoratore interessato.

Nella Circ. INPS 22 febbraio 2021...

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