Dottrina / Riviste

Le investigazioni difensive, tra esigenze di controllo datoriale e tutela della privacy dei lavoratori

16 Ottobre 2023 |

Affinché il ricorso a soggetti esterni all'organizzazione aziendale per vigilare sull'operato di un proprio dipendente risulti legittimo, è necessario che l'attività investigativa disposta dal datore di lavoro abbia ad oggetto l'accertamento di condotte illecite diverse dal solo adempimento della prestazione, siccome di competenza esclusiva del datore e dei suoi collaboratori e niente affatto delegabili ad un detective privato.

Il bilanciamento degli interessi

Nel nostro ordinamento giuridico l'art. 41 del testo costituzionale esprime il fondamentale principio di libertà di iniziativa economica da parte dei soggetti privati, se pur vietandone il perseguimento in contrasto con l'utilità sociale ovvero in modo da poter recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Corollario diretto di tale principio, all'interno del contesto applicativo di matrice laburistica, appare il potere del datore di lavoro di organizzare al meglio l'impresa e di verificare che l'attività lavorativa sia eseguita in maniera effettivamente conforme alle direttive dallo stesso impartite, con tutela degli assetti organizzativi e produttivi, della sicurezza del lavoro e del patrimonio aziendale.

Si è, dunque, posto nel tempo il problema di operare un delicato bilanciamento tra il prefigurato potere di controllo del datore di lavoro ed il rispetto della privacy, della riservatezza, della dignità, delle libertà e dei diritti dei lavoratori, così da evitare che la riconosciuta facoltà di vigilanza datoriale potesse trasformarsi in abuso.

Tale operazione di faticoso contemperamento delle esigenz...

Contenuto riservato agli abbonati.
Vuoi consultarlo integralmente?

Sei un abbonato

Non sei un abbonato

Se vuoi maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona