Dottrina / Riviste

ESG: orario di lavoro e ruolo della contrattazione aziendale

06 Settembre 2023 |

L'orario di lavoro ha subito profonde modifiche a causa della diffusione dello smart working a seguito della crisi pandemica degli anni scorsi, della tecnologia nonché degli impegni relativi ai principi ESG che impongono alle aziende un nuovo modello culturale che si occupa e contribuisce alla sostenibilità ambientale e sociale del territorio dove si opera. Il ruolo della contrattazione collettiva, soprattutto aziendale, assume un'importanza fondamentale per tenere in equilibrio produttività, salari, orari di lavoro, sostenibilità ambientale e sociale.

Il cambiamento culturale dell'approccio ESG

La contrattazione collettiva, da sempre, si occupa di regolare l'orario di lavoro.

In Italia, la prima norma risale agli albori del ‘900, con il RD 692/23, che ha disciplinato la materia fino alla L. 196/97, la quale, nel suo effetto principale, abbassava l'orario normale di lavoro a quaranta ore settimanali.

Prima del 1997, comunque, la contrattazione collettiva aziendale si era sempre occupata del tema, principalmente in termini di riduzione dell'orario di lavoro.

Come analizzeremo in seguito, attualmente la disciplina di Legge è il D.Lgs. 66/2003.

Negli ultimi anni, trasversalmente ma in maniera particolarmente impattante, la materia ha visto entrare in campo i principi ESG (Environmental, Social, Governance), che valutano l'impatto ambientale e sociale di un'azienda. Per la materia di cui ci si occupa, soprattutto i criteri social, che valutano la relazione ed i comportamenti delle aziende sulle persone e sui dipendenti.

Si tratta di una rivoluzione culturale fondamentale di approccio, ed i risultati che si stanno producendo anche in materia di orario di lavoro sono particolarmente impattanti.
 

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