Il controllo a distanza dei lavoratori tra passato, presente e futuro

Lo Statuto dei Lavoratori è la principale, seppur risalente, fonte di regolamentazione della disciplina inerente al controllo dei lavoratori dipendenti (L. 300/1970). In particolare, in un'ottica di tutela di dignità e libertà, lo Statuto stabilisce che il datore di lavoro, nell'esercizio del suo potere, non possa eccedere talune specifiche limitazioni, così da evitare, in buona sostanza, l'insorgenza di un clima “poliziesco” nel luogo di lavoro e nella resa delle prestazioni lavorative.

Per quanto attiene, specificamente, al controllo a distanza dei lavoratori, intendendosi per tale quello tramite cui non vi è un controllo di tipo personale (ad esempio, tramite guardie giurate), ma un controllo effettuato con strumentazione tecnologica (le c.d. macchine), la fonte di riferimento è l'art. 4 della norma succitata.

Nel dettaglio, detta fonte, escludendo l'ipotesi di un mero e ingiustificato controllo diretto, stabilisce 3 plausibili motivi per i quali il datore di lavoro sia legittimato ad installare degli strumenti e impianti audiovisivi che possano collateralmente implicare il controllo dell'attività lavorativa dei lavorat...