Calcolo del TFR: retribuzione utile e liquidazione22 Marzo 2023
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Evoluzione del TFR La nascita del “TFR” risale all'introduzione del diritto per il lavoratore ad un'indennità, proporzionata agli anni di servizio, da corrispondere in caso di cessazione del rapporto di lavoro dovuti a licenziamento non per colpa del lavoratore. Questa “indennità di anzianità”, assimilabile a un sostegno al reddito, con il tempo è stata riformata, fino ad arrivare alla L. 297/82 che ha riconosciuto il diritto al TFR in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla causa e all'art. 2120 c.c. che ne delinea gli elementi essenziali. Il TFR è una forma di retribuzione differita che matura in relazione al rapporto. Ogni mese, computando come mese le frazioni uguali o superiori a 15 giorni, infatti, il lavoratore ne matura una quota parte, che dovrà poi essere rivalutata annualmente. La liquidazione può avviene in costanza di rapporto, se sussistono le ragioni per chiedere un anticipo, oppure totalmente al momento della cessazione. Contenuto riservato agli abbonati. |