Lorem Riviste

Come è cambiato il congedo parentale

03 Marzo 2023 |
Numerose sono le novità in materia di congedi parentali intervenute a partire dalla seconda metà del 2022. Il D.Lgs. 105/2022 ha infatti ampliato il limite dei periodi indennizzati e modificato l'arco temporale di fruizione dei congedi, portandolo da 6 anni a 12 anni dei figli. A ciò si aggiungono ulteriori misure per i soggetti a basso reddito, la variazione dei limiti di fruizione individuale e di coppia e le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
Sommario
Evoluzione della disciplina

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei primi anni di vita al fine di soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali.

Il diritto all'astensione facoltativa dal lavoro è riconosciuto, ai sensi dell'art. 32 e s. D.Lgs. 151/2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità), ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti titolari di uno o più rapporti di lavoro in atto (sono esclusi i lavoratori domestici e quelli a domicilio). Il congedo spetta al genitore richiedente anche se l'altro genitore non ne ha diritto in quanto non occupato o perché appartenente a una categoria diversa da quella dei lavoratori subordinati.

Nel tempo la norma è stata più volte modificata, in particolare dal D.Lgs. 80/2015 e dal D.Lgs. 81/ 2015, entrambi attuativi della Legge Delega 183/2014 (c.d. Jobs Act) le cui misure, introdotte in via sperimentale, sono poi diventate strutturali grazie al D.Lgs. 148/2015. Più recentemente, le modalità e i tempi di fruizione dei congedi parentali sono stati ampiamente novellati dal D.Lgs. 105...

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