Dottrina / Riviste

Il licenziamento per scarso rendimento

18 Gennaio 2023 |
Marco Proietti
L'ipotesi di licenziamento per scarso rendimento ricorre quando il lavoratore non raggiunge, in un prefissato periodo di tempo, i minimi di produzione predeterminati a livello pattizio o quando la sua prestazione risulta in modo significativo inferiore ai risultati ottenuti dalla media dei colleghi addetti alle stesse mansioni.
Cosa si intende per scarso rendimento

Lo scarso rendimento sta progressivamente diventando una fattispecie di licenziamento molto utilizzata, soprattutto in considerazione di una maggiore flessibilità del lavoro alla quale finisce inevitabilmente per corrispondere un controllo (molto penetrante) sulla qualità della prestazione stessa.

La questione su cui ci si divide da tempo in dottrina, riguarda la natura del licenziamento e se lo stesso debba essere ricondotto nell'alveo del motivo soggettivo o in quello oggettivo: la fattispecie del licenziamento per scarso rendimento, infatti, presenta caratteri comuni alle due ipotesi sopra distinte e quindi, in qualche modo, somma e mescola al suo interno il motivo soggettivo e quello oggettivo.

Si ritiene di aderire alla c.d. “tesi anfibia” elaborata dal prof. Ichino diversi anni fa, poiché – come si vedrà nel proseguo – lo scarso rendimento può essere visto da entrambe le prospettive.

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