Dottrina / Riviste

Pignoramento dello stipendio: come funziona?

05 Gennaio 2023 |
Il creditore di una determinata somma nei confronti del lavoratore, al fine di ottenerne il pagamento, ove il medesimo non vi provveda in maniera spontanea, dopo aver ottenuto un titolo esecutivo (sentenza di condanna, decreto ingiuntivo, ecc.), può procedere all'espropriazione forzata dei beni appartenenti al lavoratore stesso. Il primo atto con cui si procede a tale espropriazione è il pignoramento, ossia l'ingiunzione fatta dall'ufficiale giudiziario al debitore di astenersi dal compiere qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito, i beni assoggettati ad esecuzione.
Sommario
Condizioni e destinatari

L'art. 545 c.p.c. sancisce che il creditore possa far pignorare anche crediti che il debitore ha nei confronti di terzi, c.d. pignoramento presso terzi.

Quello della retribuzione è, appunto, un credito che il lavoratore ha nei confronti del datore di lavoro e per effetto della previsione contenuta nella norma citata, il creditore del dipendente del datore di lavoro può agire per ottenere il pignoramento della retribuzione del medesimo; l'azienda è tenuta, di conseguenza, a determinati adempimenti, pur non essendo parte del rapporto tra dipendente e creditore procedente.

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