Dottrina / Riviste

Controlli esterni legittimi solo in caso di atti illeciti del lavoratore

08 Settembre 2022 |
Paolo Patrizio
Il datore di lavoro può ricorrere a controlli esterni per verificare l'eventuale svolgimento di attività illecite da parte del lavoratore, che non devono riguardare, nemmeno incidentalmente, il corretto adempimento della prestazione (Cass. ord. 24 agosto 2022 n. 25287).
Limiti al controllo esterno

Con la recente Cass. ord. 24 agosto 2022 n. 25287, la sezione lavoro della Corte di Cassazione torna a decretare il confine di legittimità del ricorso datoriale ai c.d. controlli investigativi esterni, sancendone l'esclusiva limitazione alla verifica delle attività illecite del lavoratore, non riconducibili, in nessun caso, né al corretto adempimento né all'eventuale inadempimento dell'obbligazione contrattuale, pena la violazione della chiara portata precettiva degli artt. 2, 3 e 4 L. 300/20 (Statuto dei lavoratori).

In tale prospettiva, l'attività investigativa occasionata da analogo, pur legittimo, controllo nei confronti di altro dipendente, esplicandosi nell'orario di lavoro del dipendente ed in costanza dell'espletamento dell'attività lavorativa da parte sua, finisce con l'incidere direttamente e, quindi, al di fuori dei limiti consentiti, su detta attività, così inficiando l'intero procedimento disciplinare, indipendentemente dalla circostanza che la condotta addebitata al lavoratore sia stata in effetti commessa e sia per giunta idonea a compromettere irrimediabilmente il vincolo di fiducia con il datore di lavoro necessario alla prosecuzione ...

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