Dottrina / Riviste

Controllo a distanza dei dipendenti: la labile linea di confine tra interessi contrapposti

08 Agosto 2022 |
Monica Lambrou
La ricerca del giusto equilibrio fra diritti differenti, assume particolare importanza nell'ambito del rapporto di lavoro. Da un lato il potere di controllo riconosciuto al datore di lavoro, estrinsecazione del principio di rango costituzionale, in base al quale “l'iniziativa economica privata è libera” (art. 41 Cost.), dall'altro il diritto alla dignità e riservatezza riconosciuto in capo al lavoratore.
Sommario
Il potere di controllo e vigilanza del datore di lavoro

Nell'ambito del lavoro subordinato, tra i poteri riconosciuti in capo al datore di lavoro, si colloca il potere di controllo e vigilanza sull'operato dei lavoratori (insieme al potere di direzione e disciplinare).

In particolare, il controllo è diretto a verificare la regolarità e correttezza della prestazione lavorativa svolta, in una prospettiva disciplinare. Ma come è ben noto, non esiste potere in grado di estendersi all'infinito: deve essere esercitato nel rispetto di certi limiti. Si opera così il consueto controbilanciamento tra i diritti del datore di lavoro, che confluiscono nei poteri a lui riconosciuti affinché possa verificare la regolarità delle mansioni svolte dai lavoratori, ed il principale dovere - che si trasforma in limite - di non prevaricare la privacy di quest'ultimo.

È in quest'ottica che si comprende l'importanza della previsione di specifici limiti posti al potere di controllo del datore, al fine di garantire il diritto alla riservatezza secondo quanto disposto dalla normativa privacy.

In riferimento alla disciplina in esame, è lo Statuto dei lavoratori, che detta le regole che vanno a definire la s...

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