Lorem Riviste

Vantaggi economici e fiscali nel connubio tra ZES e PNRR

13 Aprile 2022 |
Eugenio Condoleo
I piani previsti dalla legge per l'attuazione delle Zone Economiche Speciali (ZES) hanno trovato una serie di rallentamenti dovuti anche a un disequilibrio tra i poteri centrali e quelli regionali. Il PNRR è intervenuto prepotentemente su questa materia, dando quella spinta che era mancata nell'ultimo biennio per il decollo delle misure.
Inquadramento

Le Zone Economiche Speciali (ZES) furono introdotte nel sistema Italia mediante il DL 91/2017 convertito poi in L. 123/2017.

Il successivo Regolamento di tali Zone venne definitivamente chiarito nel DPCM 25 gennaio 2018.

In seguito il DL 135/2018, convertito in L. 12/2019, introduceva due misure relative alle ZES.

La prima dava la possibilità per le imprese che si insediavano in questi territori di sospendere i dazi doganali per tutte le merci che sarebbero state stoccate all'interno di tali aree, mentre la seconda riduceva di un terzo i termini per alcuni procedimenti amministrativi, quali quelli ambientali, le autorizzazioni paesaggistiche, le autorizzazioni edilizie e le concessioni demaniali portuali.

A questi interessanti provvedimenti si aggiungevano vantaggi fiscali quali: il credito d'imposta fino a € cinquanta milioni per gli investimenti effettuati oltreché varie esenzioni destinate ad abbassare il costo del lavoro.

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