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Controlled Foreign Companies (CFC)

06 Maggio 2024 |

Il regime delle Controlled Foreign Companies (CFC) è preordinato a combattere schemi di pianificazione fiscale aggressiva. L'applicazione di tale regime comporta l'imputazione per trasparenza dei redditi prodotti dal soggetto estero controllato in capo alla società italiana controllante, previo rispetto dei requisiti previsti dal TUIR.

Sommario
Inquadramento: presupposti oggettivi e soggettivi di applicazione del regime

Il regime delle Controlled Foreign Companies (CFC) è finalizzato ad evitare che soggetti italiani con società localizzate in Paesi a fiscalità privilegiata possano attuare pianificazioni fiscali aggressive. A tale fine, è previsto dall'art. 167 del TUIR che i redditi della società controllata siano imputati per trasparenza in capo al soggetto italiano, anche in assenza di un'effettiva distribuzione degli utili (Relazione illustrativa al D. Lgs. n. 142/2018).

Le disposizioni sul nuovo regime delle CFC, nella versione risultante a seguito delle modifiche operate dal D.Lgs. n. 142/2018, di recepimento del Decreto “ATAD”, si applicano a partire dal periodo di imposta in corso successivo al 31 dicembre 2018, quindi dal 2019.

Quanto all'ambito soggettivo, a norma dell'art. 167, comma 1, del TUIR, la disciplina in materia di CFC trova applicazione con riferimento ai soggetti fiscalmente residenti in Italia, nonché alle stabili organizzazioni in Italia di soggetti residenti all'estero che detengono il controllo di soggetti non residenti. La circolare AE n. 18/E del 2021 osserva, in proposito, che la normativa C...

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