Dottrina / Schede d'autore

Royalties

07 Settembre 2022 |
I redditi derivanti dai canoni (royalties) per l'utilizzo / sfruttamento di beni immateriali (o materiali mobili) rientrano tra i c.d. passive income (unitamente a dividendi e interessi). La disciplina applicabile è contenuta nell'ordinamento interno (che racchiude il recepimento delle direttive comunitarie in materia) e nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni; nel diritto vivente, si segnala il dibattito sulla corretta individuazione del beneficiario effettivo delle royalties.
Sommario
Introduzione

Le royalties identificano, secondo quanto recato dall'art. 12 Modello OCSE di Trattati contro la doppia imposizione, “i compensi di qualsiasi natura corrisposti per l'uso o la concessione in uso di un diritto di autore […] di brevetti, marchi di fabbrica o di commercio, disegni o modelli, progetti formule o processi segreti o per informazioni concernenti esperienze di carattere industriale, commerciale o scientifico”. Tale definizione viene sostanzialmente ripresa nell'art. 23 c. 2 lett. c) DPR 917/86 (TUIR).

In pratica, il termine identifica tutte le forme di remunerazione del proprietario di un bene immateriale o dell'autore di un'opera dell'ingegno e simili per la concessione del diritto di utilizzazione del bene o dell'opera.

La definizione di canoni, nel nostro ordinamento, è più ampia, ed è contenuta nell'art. 26 quater DPR 600/73, come modificato dall'art.1 c. 1 lett. b) D.Lgs. 143/2005, in sede di recepimento della Dir. 2003/49/CE, relativa al trattamento fiscale applicabile ai pagamenti di interessi e canoni fra società consociate di Stati membri diversi. In base a tale articolo, sono compresi nella nozione i compensi di qualsiasi natura percepiti per l'uso...

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