Dottrina / Schede d'autore

Trasferimento della sede all’estero

08 Ottobre 2025 |

La delocalizzazione delle attività imprenditoriali e la corsa all'apertura di nuovi mercati sono fenomeni cogenti che delineano l'emersione di operazioni a carattere transfrontaliero niente affatto trascurabili. Sempre più imprese decidono di trasferire la propria sede principale o secondaria all'estero, grazie all'estensione operativa delle disposizioni e degli istituti previsti dai vari ordinamenti per consentire la concretizzazione di siffatte iniziative datoriali.

Sommario

Inquadramento

L'inizio del nuovo millennio è stato in larga parte caratterizzato dall'avvento di una imperante economia globalizzata di mercato e dalla conseguente dimensione internazionale dell'impresa, sempre più necessitata ad estendere il proprio ambito operativo anche oltre i confini nazionali, in una corsa al costante rialzo del target di competitività.

Conseguenza naturale di una siffatta, mutata iniziativa imprenditoriale è stata, per molti, la tendenza al trasferimento della sede aziendale all'estero, quale ipotesi di ampliamento delle opzioni di posizionamento produttivo e di strategia gestionale della vita stessa dell'azienda.

La disciplina di settore, dunque, ha subito interessanti spunti adattativi, sia sotto il profilo procedurale che sotto quello contrattuale e strumentale, alla luce dell'intervento stratificato di varie fonti normative, in uno all'utilizzo puntuale di meccanismi di regolazione negoziale e di applicazione operativa già in uso da tempo.

Con riferimento al solo ultimo decennio, il trend di modifica puntuale della regolamentazione di settore vede, nel D.Lgs. 151/2015, un primo tassello di destinazione, grazie all'introduzione, operata dall'art. 18 dell...

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