Società tra professionisti, la natura del reddito prodotto26 Ottobre 2016
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Premessa
Uno degli aspetti più problematici delle S.T.P. concerne, indubbiamente, il corretto inquadramento delle stesse ai fini delle imposte sui redditi.
I provvedimenti legislativi in materia di società tra professionisti (art. 10, L. 183/2011 e DM 34/2013) non contengono la disciplina fiscale applicabile alle società così come non operano un rinvio a norme tributarie già esistenti.
La declinazione di puntuali disposizioni di legge avrebbe tradito l'evidente obiettivo dell'intervento normativo: portare a compimento quel disegno, politico ed economico, che conduce all'assorbimento delle professioni liberali nell'area delle attività di impresa, tendenza, che in ambito comunitario si manifesta con l'equiparazione della professione intellettuale all'impresa.
In linea di principio, l'utilizzo dello schema societario parrebbe ritenere applicabili le norme del TUIR in materia, con la conseguenza di qualificare il reddito prodotto dalle società tra professionisti come "reddito d'impresa". Infatti, in base ai principi di carattere generale stabiliti dagli artt. 6 e 81 - il reddito complessivo delle società (di persone e di capitali), da qualsiasi attività provenga, è considera... ![]() Contenuto riservato agli abbonati. |