Dottrina / Riviste

L’imposta di successione 2026 nel nuovo Testo unico: analisi e impatti

18 Novembre 2025 |
Nicola Santangelo

Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo Testo unico (D.Lgs. 123/2025) recante disposizioni in materia di imposta di registro e altri tributi indiretti. L'approfondimento serve a comprendere l'evoluzione della disciplina inerente alle successioni e individuare i requisiti oggettivi e soggettivi dell'imposta e i trasferimenti non soggetti, nonché aliquote, franchigie, base imponibile. Spazio, poi, alle novità in tema di trust e alle regole in caso di cessione di immobile ereditato su cui sono stati realizzati interventi Superbonus.

Considerazioni introduttive

Nel momento in cui avviene il decesso di una persona, scattano una serie di obblighi e di adempimenti in capo agli eredi. Il primo obbligo è certamente la presentazione della dichiarazione di successione, ossia l'adempimento che consente di comunicare all'Agenzia delle entrate i beneficiari della successione, la consistenza del patrimonio oggetto di successione e il suo valore imponibile ai fini dei tributi da pagare.

Nel 2017 la dichiarazione di successione è diventata telematica. Dapprima in modo volontario; successivamente, a partire dal 2019, come unica modalità ammessa. Nel momento in cui si scrive, le disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e sulle donazioni sono regolate dal Testo unico di cui al D.Lgs. 346/90 (TUS). Tale disposizione normativa – o meglio, gran parte di tale provvedimento normativo – resterà vigente fino al 31 dicembre 2025 in quanto abrogato, a partire dal 1° gennaio 2026, dall'art. 204 D.Lgs. 123/2025.

Infatti, la L. 111/2023 ha conferito delega al Governo per la riforma fiscale. Oggetto di delega è l'introduzione di modifiche normative finalizzate alla razionalizzazione della disciplina concernente, tra ...

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