Dottrina / Riviste

La legge sull’intelligenza artificiale e le nuove regole per imprenditori e commercialisti

06 Ottobre 2025 |
Nicola Santangelo

Con la legge sull'intelligenza artificiale anche l'Italia si è dotata di una normativa a carattere nazionale che detta specifiche misure finalizzate a limitare i rischi e a cogliere le opportunità dell'intelligenza artificiale. La normativa si affianca all'AI Act (Reg. UE 1689/2024). Nascono, quindi, nuove regole che coinvolgono anche imprenditori (aspetto su cui ci soffermiamo in questo primo approfondimento) e professionisti.

Introduzione

Correva l'anno 2018 quando il legislatore italiano stanziava una dotazione annuale di 15 milioni di euro per la realizzazione di interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. La disposizione, che ha trovato la luce nell'art. 1 c. 226 L. 145/2018 (legge di bilancio 2019), ha permesso di finanziare progetti di ricerca e sfide competitive negli anni 2019, 2020 e 2021.

La finalità dichiarata era quella di perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al programma Industria 4.0, e accrescere la produttività delle imprese, in linea con le azioni adottate dalla Commissione europea (Com. UE  COM(2018)237) e a valle della dichiarazione di cooperazione sull'intelligenza artificiale firmata il 10 aprile 2018 da venticinque Paesi europei, tra cui l'Italia.

L'avvento dell'intelligenza artificiale impone cambiamenti e innovazioni di portata straordinaria, certamente ancora più grandi di quelli realizzati con l'introduzione dei microprocessori, del personal computer e di Internet. Innegabile che, proporzionalmente alle opportunità, aumentino anche ...

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