Obbligo di motivazione rafforzata a seguito dello schema d’atto: come disinnescare l’atto predecisorio21 Agosto 2025
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Introduzione Il D.Lgs. 219/2023, emanato in attuazione della riforma fiscale di cui alla L. delega 111/2023, ha introdotto nell'ambito dello Statuto dei Diritti del Contribuente (L. 212/2000) l'obbligo per l'amministrazione finanziaria di rendere noti i contenuti dei propri rilievi in un momento antecedente alla emissione dell'atto di accertamento vero e proprio, attraverso la comunicazione dello schema di atto. La ratio della novella ha il fine di garantire la conoscibilità anticipata, da parte del contribuente, di tutti i presupposti fondanti il procedimento di accertamento, introducendo un vero e proprio obbligo di contraddittorio endoprocedimentale e prevedendo la facoltà di presentare osservazioni allo schema di atto, volte a smentirne la tesi accusatoria. Scegliendo di presentare le osservazioni allo schema di atto, il difensore del contribuente ottiene l'effetto di “complicare” il successivo lavoro dell'ufficio fiscale che, a sua volta, dovrà rivedere la motivazione della propria tesi accusatoria e replicare puntualmente alle osservazioni stesse, a pena di annullabilità del successivo avviso di accertamento. Il dettato normativo e la sua in... Contenuto riservato agli abbonati. |