Dottrina / Riviste

Ricerca e sviluppo: recenti orientamenti di merito e rapporti con atto di indirizzo MEF

21 Luglio 2025 |

Si analizza il recente orientamento della giurisprudenza di merito in tema di crediti per ricerca e sviluppo. Il riferimento è alle sentenze CGT II Lombardia nn. 1482/2025 e 883/2025, le quali, con articolata motivazione, forniscono un'interpretazione completa della normativa all'epoca vigente (applicabile per la fruizione del beneficio) a favore delle imprese, soprattutto in relazione a tema spinoso del requisito della innovatività. Riflessioni, poi, sui rapporti tra tali orientamenti e il recente atto di indirizzo MEF del 1° luglio 2025 in tema di crediti R&S.

Sommario

Le problematiche sorte in relazione ai crediti di imposta per R&S secondo la precedente disciplina. La nascita di un rilevante contenzioso

La data dello scorso 3 giugno 2025, come noto, ha segnato la chiusura della procedura indicata dall'art. 19 c. 5 DL 25/2025 per definire le pendenze aventi ad oggetto i crediti di imposta per ricerca e sviluppo (“R&S”) ex art. 3 DL 145/2013.

Occorre rammentare che il riversamento c.d. spontaneo ha riguardato i soli soggetti che avevano realmente svolto, sostenendo le relative spese, attività in tutto o in parte non qualificabili come attività di ricerca o sviluppo ammissibili, alla luce dell'accezione restrittiva fornita dall'Agenzia delle Entrate ovvero commesso errori nella quantificazione o individuazione delle spese ammissibili, nonché nella determinazione della media storica di riferimento.

L'accesso alla “sanatoria” era però escluso in caso di condotte fraudolente, fattispecie simulate, false rappresentazioni della realtà, nonché nelle ipotesi in cui mancava la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili.

Il legislatore si era preoccupato di disciplinare anche l'ipot...

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