Dottrina / Riviste

IMU: nessuna esenzione sul diritto di abitazione se il coniuge superstite lascia la casa ai figli

12 Maggio 2025 |

Dopo la morte di uno dei coniugi, il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare non si configura quando l'immobile è in comunione con terzi: se il padre lascia la sua quota della casa ai tre figli, i quali ne diventano comproprietari ciascuno per un terzo, sono questi ultimi a dover pagare l'IMU sull'immobile. La seconda moglie del de cuius, infatti, non può vantare alcun diritto reale sul cespite in quanto coniuge superstite, mentre i figli avevano già ereditato parte del bene dalla madre.

Il coniuge superstite non ha il diritto di abitazione nell'ex casa familiare in comunione con terzi e deve pagare l'IMU; va escluso il pieno godimento sul bene della seconda moglie se il de cuius ha lasciato l'immobile ai figli, che però devono pagare l'IMU come comproprietari.

È quanto affermato dalla Cass. 28 aprile 2025 n. 11095.

Il contenzioso tributario

Un Comune ha proposto ricorso per la cassazione della sentenza depositata dalla Commissione tributaria regionale del luglio 2019 , la quale, in controversia per l'impugnazione del silenzio-rifiuto su istanza presentata da tre contribuenti, per il parziale rimborso della somma di euro 2.836,00, a titolo di IMU versata in eccedenza per gli anni 2013 e 2014, con riguardo ad un appartamento del quale erano comproprietari ciascuno per la quota di 1/3 (stante l'acquisto, prima, nella misura di 2/18 per successione legittima alla madre e, poi per successione testamentaria al padre), ha rigettato l'appello proposto in via principale dal Comune.

Il giudice di appello ha riformato la decisione di prime cure con riguardo alla sola statuizione sulle spese giudiziali, confermandola con riguardo all'accoglimento del ricorso originari...

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