Le PMI tra Piano Transizione 5.0 e Correttivo Appalti07 Maggio 2025
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Le PMI (Piccole e Medie Imprese) sono la colonna portante dell'economia nazionale ed europea; come certificato di recente dall'ISTAT, il 95% delle aziende del Sistema-Paese sono PMI ed occupano il 47% degli addetti totali. In tale contesto, si iscrive, in primis, il Piano «Transizione 5.0», istituito dal DL 19/2024 (c.d. Decreto PNRR quater), che rappresenta per le PMI un'opportunità unica per crescere e restare competitive. In secondo luogo, invece, va affrontato la novità del Correttivo Appalti che prevede incentivi alla partecipazione delle PMI nelle procedure di affiancamento pubblico. Il caso Prima di affrontare, concretamente, il caso relativo all'applicazione per le PMI del Piano «Transizione 5.0» e degli incentivi previsti dal Correttivo Appalti, va data una generale visione d'insieme della piccola media impresa, definita dai più “il motore dell'economia europea”. La definizione di PMI fa riferimento alla normativa europea, e più precisamente alla Racc. 2003/361/CE, secondo la quale si considera impresa “ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica. Sono considerate tali anche le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitino un'attività economica”. La Racc. 2003/361/CE, recepita in Italia con Decreto Ministeriale 18 aprile 2005, perviene a una definizione precisa e unitaria sulla base di due parametri:
Le prime sono conteggiate con il numero degli occupati; il secondo con il fatturato e il totale dell'attivo dello stato patrimoniale. La determinazione di soglie uguali per tutti facilita il coordinamento tra le ... Contenuto riservato agli abbonati. |