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Adesione al concordato preventivo biennale: impatti in nota integrativa

17 Aprile 2025 |

L'adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB) necessariamente genera un disallineamento tra valori contabili e valori fiscali, di cui bisogna fornire informativa all'interno della Nota Integrativa. In questo articolo si cercherà di capire quali informazioni è necessario fornire, spiegandone le ragioni, suggerendo best practices e fornendo un'esemplificazione di estratto di Nota Integrativa.

Sommario

Il ruolo del concordato preventivo biennale (CPB)

Introdotto con il D.Lgs. 13/2024, al fine di combattere l'evasione fiscale ed aumentare il gettito tributario, il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è uno strumento che favorisce la collaborazione tra contribuente titolare di partita IVA e l'Agenzia delle Entrate, incoraggiando l'adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.

Possono accadere al CBP le persone fisiche o giuridiche esercenti attività di impresa, arti e professioni a cui si applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), ovvero i contribuenti che aderiscono al regime forfettario.

Nei periodi di imposta in cui si applica il Concordato Preventivo Biennale (CPB), le imposte (IRES, IRPEF ed IRAP) sono determinate sulla base di un reddito imponibile “concordato” con l'Agenzia delle Entrate(artt. 8 e 9 D.Lgs. 13/2024) e non su una base imponibile calcolata applicando al risultato civilistico le variazioni fiscali dovute.

Sulla base di elaborazioni effettuate su dati contenuti nel quadro P del modello ISA (nella sezione VI del quadro LM del modello Redditi PF, per i contribuenti forfettari), l'Agenzia delle Entrate formula una proposta di reddito minimo....

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