Dottrina / Riviste

Tax Control Framework: opportunità da cogliere?

19 Marzo 2025 |

Il Tax Control Framework si evolve da requisito per l’adempimento collaborativo a strumento strategico per tutte le imprese che mirano a una gestione fiscale più trasparente ed efficiente. Il recente decreto delegato n. 221/2023, attuativo della Riforma fiscale, introduce un modello volontario, offrendo benefici concreti in termini di riduzione del rischio, governance e compliance. Analizziamo le opportunità e le implicazioni di questa evoluzione normativa.

Introduzione

Negli ultimi anni il rapporto tra fisco e imprese è mutato profondamente. Il tradizionale approccio basato su controlli ex post e accertamenti fiscali sta lasciando spazio a modelli di compliance preventiva, che mirano a ridurre il rischio di contenzioso attraverso un dialogo costante con l'Amministrazione finanziaria.

In questo scenario si inserisce il Tax Control Framework (di seguito “TCF”), un sistema organizzativo volto a identificare, misurare e monitorare il rischio fiscale delle imprese. L' obiettivo è quello di garantire una gestione più trasparente e strutturata degli adempimenti tributari, offrendo al contempo maggiore certezza sulle interpretazioni adottate dall'Agenzia delle Entrate.

Fino a poco tempo fa, il TCF costituiva esclusivamente un requisito imprescindibile per accedere al regime di adempimento collaborativo, riservato alle grandi imprese. Con il recente D.Lgs. 221/2023 (“decreto delegato”), attuativo della L. 111/2023 (“Legge Delega”), il TCF ha segnato un primo e significativo passo verso un rapporto più evoluto tra imprese e Amministrazione finanziaria. È stato infatti introdotto un modello volontario di TCF, accessibile anche alle societ...

Contenuto riservato agli abbonati.
Vuoi consultarlo integralmente?

Sei un abbonato

Non sei un abbonato

Se vuoi maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona