Dottrina / Riviste

Sguardi e riflessioni sul nuovo concordato liquidatorio semplificato

17 Febbraio 2025 |

Con il D.Lgs. n. 136/2024, noto come Correttivo ter al Codice della Crisi, il legislatore ha ulteriormente affinato la disciplina del Concordato Liquidatorio Semplificato (CLS), strumento nato ed evolutosi come una delle possibili vie di risanamento da percorrere a conclusione della Composizione Negoziata della Crisi (CNC), intervenendo su diversi aspetti chiave dell'art. 25-sexies.

Un istituto in evoluzione

Il concordato semplificato è stato introdotto durante l'emergenza pandemica come strumento straordinario per affrontare il previsto incremento delle insolvenze aziendali fornendo ad esse una risposta tempestiva ed efficace e cercando al contempo di garantire una tutela adeguata ai creditori.

Nella sua configurazione originaria, si presentava come uno strumento accessibile solo a specifiche condizioni, poiché l'art. 25-sexies CCII subordinava infatti il ricorso a questa procedura all'esito negativo della Composizione Negoziata della Crisi (CNC), disciplinata dall'art. 23 CCII, limitando l'accesso alle imprese che non fossero riuscite a raggiungere un accordo con i creditori tramite strumenti meno invasivi.

Tuttavia, il Correttivo ter del 2024 ha introdotto rilevanti modifiche, mantenendo il requisito del previo esperimento della CNC, ma con importanti variazioni che rendono il CLS ancora di più un istituto flessibile e innovativo e che testimoniano una sempre maggiore attenzione verso il bilanciamento tra la salvaguardia delle imprese e la protezione dei diritti dei creditori, evidenziando l'evoluzione normativa e il suo impatto in un contesto economico se...

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