Dottrina / Riviste

Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM)

12 Febbraio 2025 |

Con la pubblicazione del Reg. UE 956/2023, in vigore dal 17 maggio 2023, l'UE ha introdotto il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), in base al quale le imprese UE devono dichiarare, e in futuro pagare, le emissioni generate dai beni che importano. Sebbene i costi diretti ricadano sull'importatore, anche i fornitori e i paesi esportatori subiranno i suoi effetti.

Sommario

Gli obiettivi dell'Unione europea in materia ambientale

Secondo l'opinione più diffusa, il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) rappresenterebbe una nuova “Carbon tax” europea, anche se, dal punto di vista delle modalità applicative e delle finalità, il meccanismo risulta assomigliare maggiormente a un dazio doganale ambientale antidumping, ossia a un'imposta di confine, diretta a scoraggiare pratiche commerciali considerate sleali, che si concretizzano in importazioni di beni a un prezzo inferiore al loro valore di mercato.

L'introduzione del CBAM, dunque, ha lo scopo di garantire che alcune delle merci ritenute maggiormente strategiche per l'economia dell'Unione europea scontino un prezzo per le emissioni di carbonio prodotte, paragonabile a quello che già grava sui produttori nazionali che rientrano nel sistema EU ETS.

L'EU ETS (European Union Emissions Trading System) è uno strumento chiave nell'ambito delle politiche UE finalizzate al contrasto del cambiamento climatico e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il funzionamento dell'EU ETS si basa sulla creazione di un mercato delle quote di emissione, in cui, semplificando, ogni quota rappresenta il diritto di emet...

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