Dottrina / Riviste

La nuova gestione dell'impresa in crisi e la conservazione degli effetti

28 Novembre 2024 |

La gestione dell'impresa in crisi rappresenta un aspetto cruciale per garantire la continuità aziendale e salvaguardare il valore d'impresa nelle varie fasi vissute all’interno dei percorsi di risanamento. La recente riforma normativa, attuata con il cosiddetto Correttivo-ter  ha cercato di completare e armonizzare la struttura della conservazione degli effetti degli atti di gestione nelle procedure stragiudiziali e concorsuali all’interno del Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CCI).

Panoramica generale

La gestione dell'impresa in crisi si fonda sulla necessità di assicurare la continuità operativa nonostante le difficoltà finanziarie e organizzative, preservando il valore e l'efficacia degli atti compiuti nel percorso di risanamento; pertanto, la cd. “conservazione degli effetti” assume un valore strategico, essendo volta a preservare il valore aziendale e ad evitare che l'intervento di misure di regolazione della crisi possa compromettere atti fondamentali per la ristrutturazione o la gestione ordinaria dell'impresa.

Il CCI armonizza questo concetto con l'obiettivo di garantire che determinati atti compiuti dal debitore, debitamente autorizzati o previsti dalla normativa, mantengano la loro validità anche in fasi successive di un procedimento di crisi o in situazioni di successione tra diverse procedure concorsuali.

 L'obiettivo principale è di assicurare che le azioni compiute per il risanamento non risultino vanificate dal sopraggiungere di nuove procedure o vincoli giudiziari.

In particolare, appare doveroso ricordare come, a differenza della liquidazione giudiziale che prevede il cd. spossessamento pieno ai sensi dell'art.142 c. 1 CCII, secondo il q...

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