Dottrina / Riviste

Tuld: obiettivi della riforma doganale

08 Agosto 2025 |

La riforma del diritto doganale nazionale (D.Lgs. 141/2024) riscrive la disciplina in materia, apportando novità sia in tema di sanzioni che di controlli e verifiche, potenziando il diritto di difesa del contribuente e i poteri degli uffici, muovendo verso la digitalizzazione grazie al Sudoco e introducendo importanti novità in tema di IVA all’importazione e rappresentanza doganale

Sommario

L'esigenza di una riforma doganale

Il diritto doganale è disciplinato da norme unionali, prima fra tutte dal Codice doganale dell'Unione europea (Reg. UE 952/2013, Cdu) del 2016 e da norme nazionali tra cui, in particolare, il Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale (DPR 43/73Tuld) del 1973, il decreto per il riordinamento degli istituti doganali e per la revisione delle procedure di accertamento e controllo, del 1990 (D.Lgs. 374/90), nonché il Regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi doganali del 1896 (RD 65/96).

Questo complesso assetto è rimasto immutato malgrado, nel tempo, siano intervenuti cambiamenti, che possono dirsi epocali, sia dal punto di vista normativo che storico.

Si è resa dunque necessaria una completa riforma della disciplina nazionale, esigenza a cui il legislatore ha risposto la riforma fiscale (L. 111/2023).

La riforma doganale si è  posta l'obiettivo di semplificare e aggiornare le norme nazionali, armonizzandole con la normativa e ai principi europei, nel rispetto del primato del diritto UE; sancendo la definitiva abrogazione del Tuld e relativo regolamento attuativo, passando da una discipli...

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