Dottrina / Giurisprudenza commentata

Subentro ex lege del curatore nel preliminare di vendita: no al potere purgativo del giudice delegato

22 Maggio 2024 |

Nel sistema della legge fallimentare si prevede il potere purgativo del giudice delegato in stretta ed esclusiva consonanza con l'espletamento della liquidazione concorsuale dell'attivo, perché in essa il curatore esercita la funzione di legge secondo il parametro di legalità dettato nell'interesse esclusivo del ceto creditorio mediante gli appositi procedimenti destinati; è da escludere che il potere purgativo possa essere esercitato dal giudice delegato nei diversi casi in cui il curatore agisca quale semplice sostituto del fallito.

Massima

Nel sistema della legge fallimentare l'art. 108, c. 2, prevede il potere purgativo del giudice delegato in stretta ed esclusiva consonanza con l'espletamento della liquidazione concorsuale dell'attivo disciplinata nella Sezione II del Capo VI secondo le alternative indicate nell'art. 107, perché in essa il curatore esercita la funzione di legge secondo il parametro di legalità dettato nell'interesse esclusivo del ceto creditorio mediante gli appositi procedimenti destinati al fine; mentre è da escludere che la norma possa essere applicata – e il potere purgativo esercitato dal giudice delegato – nei diversi casi in cui il curatore agisca nell'ambito dell'art. 72, ultimo comma, L. Fall., quale semplice sostituto del fallito, nell'adempimento di obblighi contrattuali da questo assunti con un preliminare di vendita.

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