Dottrina / Riviste

Compliance nei rapporti tra Agenzia delle Entrate e contribuente: natura e risvolti

30 Aprile 2024 |

La compliance, che ritroviamo in diversi frangenti nei rapporti tra il fisco e il contribuente, trova la sua attuazione nelle “lettere di compliance”. Ricordiamo la natura e le finalità dell'istituto, con analisi legate a situazioni pratiche quali la compliance per le attività finanziarie estere e quella per i soggetti forfettari.

Sommario
Premessa

La compliance che ritroviamo nei rapporti tra il fisco ed il contribuente trova la sua attuazione nelle cosiddette “lettere di compliance” che nascono grazie all'art. 1 c. dal 634 al 636 L. 190/2014.

Tali lettere, che non hanno rilevanza accertativa, vengono utilizzate dall'Ente Impositore al fine di comunicare tutti quegli errori che l'Agenzia rileva nei confronti dei contribuenti dopo aver effettuato una serie di controlli mirati a verificare la correttezza e le disparità di quanto dichiarato.

In seguito a queste lettere nascono, in un secondo momento, gli atti che evidenziano quelle violazioni riscontrate nell'ambito della normale attività degli uffici preposti.

In questo modo il contribuente viene messo in condizione di provvedere spontaneamente ed effettuare le correzioni dovute in seguito alle violazioni comunicate.

Così maniera beneficerà di sanzioni più leggere che sono previste da quello che viene definito “ravvedimento operoso”.

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