Dottrina / Riviste

Responsabilità amministrativa degli enti e modelli organizzativi

02 Aprile 2024 |
Domenico Frustagli

Con il D.Lgs. 231/2001 il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa degli enti e delle persone giuridiche – tradizionalmente ritenuti estranei alla responsabilità penale – in relazione alla commissione di alcuni reati tassativamente indicati (genericamente ricompresi nella nozione di “reati d'impresa”), che siano stati compiuti nell'interesse o a vantaggio dell'ente da soggetti che rivestono specifiche funzioni e che non abbiano agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi.

Sommario
La normativa 231

Con il D.Lgs. 231/2001 il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa degli enti e delle persone giuridiche – tradizionalmente ritenuti estranei alla responsabilità penale in ossequio al noto brocardo societas delinquere non potest – in relazione alla commissione di alcuni reati tassativamente indicati (genericamente ricompresi nella nozione di “reati d'impresa”), che siano stati compiuti nell'interesse o a vantaggio dell'ente da soggetti che rivestono specifiche funzioni e che non abbiano agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi.

In virtù di questa disciplina, le persone giuridiche possono essere chiamate a rispondere direttamente in sede penale sulla base di un apparato sanzionatorio che trova applicazione in via esclusiva e immediata nei confronti dell'ente collettivo e non più in via sussidiaria in caso di inadempienza della persona fisica condannata.

Quanto agli elementi costitutivi della fattispecie, affinché sia ravvisata la responsabilità dell'ente è necessario che:

  • l'illecito penale sia stato commesso non da un qualsivoglia soggetto giuridicamente collegato all'ente, bensì da “soggetti qualificati”;
  • l'ille...

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