Dottrina / Giurisprudenza commentata

Fattura ante dichiarazione di fallimento: l'IVA va in chirografo

22 Marzo 2024 |

Una recente pronuncia torna sulla tematica del trattamento del credito di rivalsa IVA – vantato dal professionista – per prestazioni rese in favore dell'imprenditore successivamente dichiarato fallito (Cass. 28 febbraio 2024 n. 5294).

Massima

Nel caso in cui il professionista abbia emesso la fattura prima della dichiarazione di fallimento dell'imprenditore, anticipando il pagamento dell'IVA sulla fattura emessa per le prestazioni eseguite rispetto all'incasso della fattura, lo stesso può insinuarsi nel passivo fallimentare per l'importo totale: la quota relativa alla parte imponibile costituisce un credito privilegiato mentre la quota relativa alla rivalsa dell'IVA è considerata quale credito chirografario. Ne consegue che se il piano di riparto, approvato dal giudice fallimentare, dispone il pagamento parziale del credito riguardante le prestazioni professionali rese ante fallimento, ancorché lo stesso faccia riferimento alla sola voce imponibile iscritta tra i crediti privilegiati, sotto il profilo fiscale, i professionisti emetteranno fattura per un importo complessivo pari a quello ricevuto dal curatore, dal quale andrà scorporata l'Iva relativa (Cass. 28 febbraio 2024 n. 5294).

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