Dottrina / Riviste

Locazioni brevi: come cambia la cedolare secca

21 Marzo 2024 |
Nicola Santangelo

Le Legge di bilancio 2024 ha modificato la disciplina fiscale sulle locazioni brevi e innalzato l'aliquota della cedolare secca dal 21% al 26%, ad eccezione di una sola unità immobiliare che il contribuente dovrà individuare in sede di dichiarazione dei redditi. L'attenzione è rivolta anche alla norma del DL Anticipi che ha riscritto le regole del CIN: dovrà essere assegnato alle unità immobiliari a uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche, a quelle destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.

Disciplina delle locazioni brevi

Le locazioni brevi sono definite dall'art. 4 DL 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla L. 96/2017, come «i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a trenta giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, oppure soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare».

Per espressa previsione normativa, il regime fiscale delle locazioni brevi può essere applicato anche ai corrispettivi lordi derivanti dai:

a) contratti di sublocazione;

b) contratti a titolo oneroso stipulati dal comodatario aventi a oggetto il godimento dell'immobile da parte di terzi.

Ciò a condizione che i predetti contratti siano stipulati alle condizioni che consentano di individuare una locazione breve.

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