Dottrina / Riviste

Concordato preventivo biennale: per chi aderisce, cambiano da subito le regole sugli acconti

01 Marzo 2024 |
Stefano Mazzocchi

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 dello scorso 21 febbraio è approdato il D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, contenente (al Titolo II) la disciplina del concordato preventivo biennale, un ulteriore tassello della riforma fiscale destinata a rivedere in più parti il nostro ordinamento tributario e anche il rapporto tra Fisco e contribuente. Ricognizione degli aspetti principali.

Sommario
Ambito di applicazione del nuovo istituto

Del nuovo istituto del concordato preventivo biennale – finalizzato, per espressa previsione normativa, a “razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l'adempimento spontaneo” - sarà interessante soprattutto comprenderne la portata e l'ambito di applicazione, sotto i profili sia soggettivo che oggettivo.

Premesso che il nuovo istituto è applicabile a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, è opportuno tracciarne i confini per quanto riguarda le tipologie di contribuenti ammessi.

A tal fine una prima indicazione ci viene fornita già dall'art. 1 del citato D.Lgs. 13/2024, il quale precisa che sono interessati dalla nuova misura “(…) i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni che svolgono attività nel territorio dello Stato”.

In applicazione di tale principio generale, i successivi artt. 15 e 16 del provvedimento delineano i criteri di individuazione del reddito oggetto di concordato, in relazione rispettivamente al reddito di lavoro autonomo e al reddito d'impresa.

Non possono invece accedere al ...

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