Dottrina / Riviste

Nuova chance per il ravvedimento “speciale”

04 Dicembre 2023 |

Torna di attualità il ravvedimento “speciale”, inserito nell'ultima Legge di bilancio nell'ambito delle definizioni agevolate; infatti, grazie al decreto “proroghe” (convertito in legge n. 170/2023), è ancora possibile aderirvi entro il 20 dicembre, ma versando il dovuto in un'unica soluzione.

Sommario
Il ravvedimento “speciale”: il perimetro di applicazione della norma

Come si ricorderà, la legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha previsto, nell'ambito dei numerosi istituti definitori meglio noti come “tregua fiscale”, la possibilità di sanare le violazioni, riguardanti i tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate, commesse in sede di dichiarazione per gli anni 2021 e precedenti (art. 1 commi da 174 a 178).

In generale, condizione di accesso alla definizione è l'assenza di atti di liquidazione, di accertamento, di recupero, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni e di avvisi bonari emessi a seguito di controllo formale ex art. 36 ter DPR 600/73, alla data del versamento dell'importo dovuto o della prima rata.

Dal punto di vista oggettivo, restano escluse dal perimetro della norma sia le violazioni che avrebbero potuto rientrare nella definizione agevolata degli avvisi bonari (commi da 153 a 159), che quelle sanabili come irregolarità formali (commi da 166 a 173); come precisato, in sede di interpretazione

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