Dottrina / Riviste

Regime IVA dei buoni-corrispettivo

16 Novembre 2023 |

La disciplina IVA dei buoni corrispettivo presuppone la distinzione a seconda della tipologia di buono (monouso o multiuso), con l’imposizione immediata, all’emissione del buono, se è già noto il regime IVA applicabile alla cessione del bene o alla prestazione del servizio alla quale il buono dà diritto; la tassazione è, invece, differita se, in tale momento, il regime impositivo non è ancora conosciuto, in quanto il bene o servizio cui il buono dà diritto sarà noto solo al momento del suo riscatto. 

Inquadramento generale

In Italia, il regime applicabile, ai fini IVA, ai voucher non era espressamente disciplinato, esistendo soltanto alcune interpretazioni dell'Amministrazione finanziaria.

Al fine di garantire un trattamento uniforme e certo, assicurare la coerenza con i princìpi di un'imposta generale sui consumi esattamente proporzionale al prezzo dei beni e servizi ed evitare incoerenze, distorsioni della concorrenza, doppie imposizioni o non imposizione, si è reso necessario stabilire norme specifiche applicabili al trattamento dei buoni ai fini dell'IVA.

Di particolare importanza è individuare il momento impositivo e la modalità di determinazione della base imponibile dei beni e servizi ai quali il buono dà diritto.

Buono-corrispettivo

Il “buono-corrispettivo” è lo strumento che contiene l'obbligo di essere accettato come corrispettivo o parziale corrispettivo a fronte di una cessione di beni o di una prestazione di servizi e che indica, sullo strumento medesimo o nella relativa documentazione, i beni o i servizi da cedere o prestare o le identità dei potenziali cedenti o prestatori, ivi incluse le condizioni generali di utilizzo ad esse relative (art. 6-bis DPR 633/72)....

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