Dottrina / Riviste

Deducibilità dei contributi versati alla previdenza complementare

14 Settembre 2023 |
La previdenza complementare è uno strumento utile per integrare la pensione obbligatoria. L'adesione è del tutto volontaria e il finanziamento è fondato sui versamenti dell'aderente che in caso di lavoratore dipendente possono consistere nell'accantonamento del trattamento di fine rapporto oltre a una percentuale di contribuzione, portando così un duplice vantaggio: arricchire il tesoretto pensionistico e godere della deduzione fiscale per i contributi versati.
Sommario
Previdenza complementare: scopo e vantaggi

Le forme di pensione complementare servono alla costruzione di una posizione integrativa rispetto a quella pensionistica obbligatoria, per questo motivo sono a carattere individuale e possono inserirsi nell'ambito della carriera lavorativa devolvendo il trattamento di fine rapporto e arricchendola con versamenti di contribuzione aggiuntiva. Lo scopo è quello di personalizzare la pensione individuale e diminuire il gap che si può andare a creare tra il tenore economico sostenuto durante la vita lavorativa rispetto a quello pensionistico, soprattutto in situazioni di soggetti ricadenti nel sistema contributivo puro.

La previdenza complementare è costituita da un insieme di fondi pensione e assicurazioni con carattere collettivo o individuale disciplinata dal D.Lgs. 252/2005 e si distingue in 3 tipi di fondo:

1) negoziali o chiusi: rivolti a specifici settori contrattuali e quindi l'accesso è rivolto ai soli lavoratori appartenenti a questi settori e sono regolati dai contratti collettivi;

2) aperti: destinati a tutti i lavoratori indipendentemente dal settore;

3) PIP (piani individuali pensionistici): di stampo assicurativo a cui possono ...

Contenuto riservato agli abbonati.
Vuoi consultarlo integralmente?

Sei un abbonato

Non sei un abbonato

Se vuoi maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona