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Compensi all'amministratore e TFM: il ruolo della delibera assembleare

19 Luglio 2023 |
Qualora il compenso dell'amministratore, ma lo stesso vale anche per il trattamento di fine mandato - non sia stabilito nello statuto, è necessaria una esplicita delibera assembleare per la sua determinazione, delibera che non può considerarsi implicita in quella di approvazione del bilancio.
Sommario
Il ruolo del TFM dell'amministratore di società

Come per il compenso attribuito all'amministratore, è spesso consuetudine nelle società di capitali di medie-grandi dimensioni accantonare, a favore degli amministratori, una quota alla fine di ogni esercizio, in aggiunta al normale compenso percepito: tale quota prende il nome di trattamento di fine mandato (TFM).

Il trattamento di fine mandato, alla luce delle politiche aziendali finalizzate al risparmio fiscale, rappresenta sicuramente un aspetto più che conveniente sia per la società, sia per l'amministratore che risulta essere maggiormente incentivato.

L'art. 105, c. 3, del DPR 917/86 consente alla società di dedurre fiscalmente per competenza la quota annuale stanziata per il trattamento di fine mandato.

Contestualmente, l'amministratore potrà, se vengono rispettate determinate condizioni, beneficiare della tassazione separata normalmente più conveniente rispetto alla tassazione ordinaria.

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