Dottrina / Riviste

Azioni a voto plurimo: le proposte del ddl a sostegno della competitività del mercato dei capitali

03 Luglio 2023 |
Isabel Costanzi

Il contributo analizza una delle novità contenute nel disegno di legge competitività: l'innalzamento del limite massimo di voti attribuiti alle azioni, c.d. a voto plurimo.

Sommario
Introduzione

Il disegno di legge n. 674 del 21 aprile 2023 (nel prosieguo, breviter, il “Ddl Capitali”) annovera, tra le misure dirette alla promozione dell'accesso delle società nel mercato dei capitali, la modifica dell'art. 2351 c. 4 c.c., con l'innalzamento del limite massimo di voti attribuiti ad azione da tre a dieci.

Tale proposta - così come licenziata e in corso di discussione al Senato - è in linea con i principi enucleati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nel Libro Verde sulla “competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”, nonché con i contenuti della proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 dicembre 2022.

Il potenziale rafforzamento dell'istituto delle azioni a voto plurimo se, da un lato, è espressione del favor attribuito all'autonomia statutaria e al venir meno del paradigma di corrispondenza tra numero di azioni possedute e voti esprimibili, dall'altro lato costituisce strumento di bilanciamento tra le istanze (soggettive) degli azionisti di mantenimento del controllo e le necessità (oggettive) dell'azienda, ad esempio di attrarre nuovi investitori attraverso un processo di listing o di stabilizz...

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