Dottrina / Riviste

Bonus “caro energia”: consentito il ricorso alla remissione in bonis

27 Giugno 2023 |
Federico Gavioli
Il credito di imposta destinato alle imprese, per aiutare a mitigare il rialzo generalizzato dell'energia, può essere sanato tramite il ricorso all'istituto della remissione in bonis, a patto che la violazione non sia stata accertata dall'amministrazione finanziaria e non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche. La precisazione dell'Agenzia delle Entrate è importante perché si temeva che l'omessa comunicazione dei termini comportasse automaticamente la perdita del bonus.
Sommario

Con riferimento ai crediti d'imposta maturati dalle imprese energivore/gasivore e non energivore/non gasivore riguardanti il terzo trimestre 2022 (ottobre, novembre e dicembre dello stesso anno), la remissione in bonis, dovendo necessariamente precedere l'utilizzo del credito, non può essere effettuata oltre il termine fissato a tal fine, ad ora, al 30 settembre 2023 e comunque va eseguita prima dell'utilizzo in compensazione del credito; l'Agenzia delle Entrate consente, con un proprio chiarimento contenuto nella Ris. AE 19 giugno 2023 n. 27/E il ricorso alla remissione in bonis, fermo restando non siano iniziate già di attività di controllo poste in essere prima del suo perfezionamento.

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