La reintroduzione della disciplina dei costi “black list” ad opera della Legge di bilancio 2023
06 Febbraio 2023
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Francesca Moretti
La Legge di bilancio per il 2023 ha reintrodotto il regime della deducibilità dei costi c.d. black list, derivanti da operazioni intercorse con imprese o professionisti localizzati in giurisdizioni non cooperative, a tale fine inserite nell'Allegato I della lista dell'UE, che attualmente ricomprende: Samoa americane, Anguilla, Bahamas, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini degli Stati uniti e Vanuatu. Disciplina e spunti operativi.
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Sommario
Il quadro normativo attuale
La Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) ha reintrodotto la normativa in materia di costi “black list”, mediante l'inserimento, nel corpo dell'art. 110 TUIR, di quattro commi, di seguito riportati:
“le spese e gli altri componenti negativi derivanti da operazioni, che hanno avuto concreta esecuzione, intercorse con imprese residenti ovvero localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali sono ammessi in deduzione nei limiti del loro valore normale, determinato ai sensi dell'art. 9”. Si considerano Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali le giurisdizioni individuate nell'allegato I alla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, adottata con conclusioni del Consiglio dell'Unione europea (c. 9-bis);
“le disposizioni del c. 9- bis non si applicano quando le imprese residenti in Italia forniscono la prova che le operazioni poste in essere rispondono a un effettivo interesse economico e che le stesse hanno avuto concreta esecuzione”. Le spese e gli altri componenti negativi deducibili ai sensi del primo periodo del presente comma e ai sensi del c. 9-bis sono separatamente indicati nella dichiarazione dei redditi. L...
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